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Raidmax Hyperion, il case quadrato al “cubo” - Raidmax Hyperion, analisi dell’interno

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Raidmax Hyperion, analisi dell’interno

Rimossa la paratia di destra possiamo finalmente accedere all’interno del case. Notiamo subito come ci sia sufficiente spazio per l’installazione di configurazioni anche di fascia alta. Essendo un case bicamera troviamo la parte principale caratterizzata semplicemente dal tray in SECC della scheda madre e a lato i fori con relativi gommini antitaglio per il passaggio dei cavi, per migliorare il cable management una volta assemblato il sistema. Balza subito all’occhio questa apertura nella parte superiore che permetterà agevolmente il cable management o il passaggio dei tubi per un AIO da 240 millimetri installabile nel supporto in metallo presente nell’altra “camera”. Il foro per l’installazione di dissipatori classici quindi non AIO risulta “immenso” ma non per questo la rigidità del tray viene meno. Grazie a tale foro potremo agevolmente installare o cambiare dissipatore senza smontare tutta la configurazione fuori dal case. Ai lati come detto troviamo dei gommini che conferiscono un look più uniforme all’interno del case e non solo atti ad un cable management. Lo spazio è adeguato e sarà facile installare tutti i componenti all’interno del case.

 

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Nella parte superiore destra trova posto anche il bay per unità da 5,25 pollici facilmente removibile in modo da aumentare lo spazio interno già di per sé molto buono per un case in formato Micro-ATX. Ovviamente notiamo anche che tale bay con la predisposizione di default risulta scomodo per l’installazione eventualmente di un masterizzatore DVD a causa della prima ventola da 120 millimetri. Dunque dovremo rimuovere una ventola per permettere l’installazione di un’unità. Con buona probabilità molti di voi non usano più unità interne ma esterne dunque il problema non sussiste. Invece, avremo via libera installando un fan controller.

 

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Passando alla seconda “camera” qui troviamo uno spazio sufficiente per l’installazione dell’alimentatore e relativi cavi. Trova posto nel lato sinistro della “camera” il cage per gli SSD. Avremo modo di installare in maniera tool-free due SSD grazie a due slitte facilmente estraibili.

 

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Inoltre tale cage è anche removibile grazie a quattro viti poste due nel fondo del case e due nella parte interna dello stesso. Avremo modo di espandere lo spazio complessivo della seconda “camera” spostando i due SSD nel fondo del case o nel supporto in metallo che vedremo tra poco.

Tornando alla struttura della seconda camera, qui troviamo partendo dall’alto il supporto in metallo che ha duplice funzione: la prima di ospitare due ventole da 120 millimetri o un radiatore da 240 millimetri; la seconda quella di poter ospitare due SSD se il dissipatore AIO viene spostato sul top del case. Avremo dunque un’ottima modularità e diverse possibilità per installare tutti i componenti necessari.

 

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Inoltre il cage per gli SSD di default è spostato in una posizione tale da non intralciare il passaggio dei cavi o il relativo cable management. Lo spazio totale tra il tray della scheda madre e la paratia è di circa 10 centimetri, più che sufficienti per installare l’alimentatore e successivamente effettuare il cable management. Se come detto prima vorremo sfruttare i fori nel fondo del case per gli SSD o gli Hard Disk, potremo rimuovere tale cage ed aumentare in modo considerevole lo spazio presente nella seconda camera.

 

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Integrazione di sistemi a liquido

Nel Raidmax Hyperion lo spazio e le varie soluzioni non mancano ma consigliamo di impiegare dissipatori AIO da 120 o al massimo da 240 millimetri. Questo perché con una configurazione mATX di fascia medio altra lo spazio a disposizione potrebbe venire a mancare causa ingombri dei componenti e disposizione degli stessi. Ovviamente, con un attento studio, sia con schede madri mATX sia MiniITX, potrebbe entrare un impianto a liquido custom grazie anche alla struttura bicamera, ma consigliamo tale soluzione soltanto ad utenti esperti. Il Raidmax Hyperion è un altro case orientato più a Lan Party o PC compatti che non a configurazioni con impianti a liquido, ma come sappiamo i modders trovano sempre una facile soluzione a problemi di spazio.

 

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