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Phanteks Enthoo Primo: videorecensione, analisi termica ed analisi tecnica - Phanteks Enthoo Primo: analisi dell’interno, pt.II

Indice articoli


Per i dettagli tecnici rimandiamo al video di presentazione in prima pagina, vi forniamo una galleria di immagini con commenti relativi alle particolarità del modello, più le consuete note generiche.

EXPLOD 1

EXPLOD 2

Piatto scheda madre, CPU e cablaggio

Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio, e diversamente da alcuni modelli di cabinet top di gamma degli anni passati, non è removibile. Sono presenti sette grandi aperture dotate di gomma antitaglio, di ottima fattura e molto resistenti alla rimozione accidentale, più altre due in basso. Le tre laterali però sono coperte da una placca che serve per l’installazione di vaschette verticali, però può essere rimossa.

Vi mostriamo la parte frontale:

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00118

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00119PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00120

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00121=PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00124

 

 

 

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00125PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00126

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00127PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00128

\PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00129PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00130

E qui invece la parte posteriore:

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00168

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00169PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00170

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00171PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00173

 

 

 

 

 

Sarebbe consigliabile rimuovere la protezione per la vista dei cavi poiché limita di molto la compatibilità con le VGA. Ad esempio, con una GTX 480, guardate cosa succede:

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00042

Rimuoviamolo:

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00043PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00044

Ecco una misura della tolleranza laterale con il sistema installato, e la VGA posta nella fessura dello stesso:

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00045

La fessura d’installazione per il backplate posteriore è molto spaziosa e permetterà tranquillamente il montaggio di dissipatori complessi. Lo spazio tra la scheda madre ed eventuali ventole superiori è eccezionale, anche se però nel caso di radiatori da 48+mm ci sarà qualche complicazione.

 

Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’

La gestione dei dischi rigidi è mool.to valida, per via di alcuni cage removibili e totalmente configurabili, a scorrimento e dalla facilissima rimozione mediante viti posteriori. Il sistema di aggancio dei dischi da 3.5” è da plagiare, data la bontà di questo sistema.

Mostriamo alcune fotografie di questi compartimenti:

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PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00177PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00184

5.25”frontale: consigliamo di installarlo dal secondo a partire dal basso poiché nel primo impatta con un sistema di ritenzione dei cage HDD inferiori:

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Eccolo installato:

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Vi mostriamo alcune fotografie dei mini cage removibili, compatibili anche con gli SSD. Facciamo presente inoltre che sono presenti disaccoppianti in gomma quindi non ci sarà nessun problema per eventuali vibrazioni.:

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00178PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00179

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00180PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00181

Per quanto riguarda le periferiche da 5.25” c’è un sistema proprietario che permette un installazione immediata. In sostanza bisogna semplicemente rimuovere il plate anteriore e far scorrere l’unità, si bloccherà automaticamente! Qualora fosse presente un fan controller con fori di plastica però sarà necessario l’utilizzo della classica viteria, e qui le cose si complicano perché sarà possibile avvitare solo da destra.

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00041

PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00001PHANTEKS ENTHOO PRIMO 00040

Gestione PSU e dissipazione accessoria

Il posizionamento dell’alimentatore è particolare, anche perché è possibile installarne ben due: uno nello scompartimento posteriore, ed uno in quello anteriore (classico), però in posizione verticale quindi è sconsigliabile montare alimentatori passivi. Sono presenti diversi distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potete installare anche i modelli più lunghi in commercio. L’alimentatore si inserisce facilmente ed il fissaggio avviene tramite consuete viti filettate posteriori, tool-less. Il cablaggio è superlativo, per via del sistema adottato con lacci proprietari e fascette in bundle; si merita il massimo della valutazione. E’ un elemento molto importante nella valutazione di un case quindi non possiamo che rimanere assolutamente colpiti dalla tipologia e dalla facilità con cui si gestisce la caotica matassa di connettori e cavi di alimentazione. Un plauso a Phanteks per questo design.

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Organizzazione Flussi d’aria - Features

In questo paragrafo riporteremo alcune caratteristiche a livello termico dei cabinet in esame:

LOOP TERMICO: in questo caso si è scelto di utilizzare slot PCI perforati quindi potrebbe essere presente il fenomeno del “negative loop” orizzontale, tale per cui le temperature della scheda grafica possono aumentare a causa del potenziale ricircolo di aria calda dall’esterno. Ciò si verifica quando c’è un fenomeno di pressione negativa, ovvero sbilanciamento tra ventole in estrazione e in immissione, in favore delle prime. Il case ha pressione positiva, quindi nessun problema.

ISOLAMENTO TERMICO PSU: similmente a quanto riscontrato in soluzioni full tower l’organizzazione dei flussi non permetterà l’immissione di aria  calda all’interno del cabinet quindi isolerà termicamente lo scompartimento inferiore. Tale scelta costruttiva incide parzialmente sulle performance di raffreddamento, in quanto limiterà l’areazione dal basso. L’alimentatore è inserito in una paratia isolata a livello termico, posteriore.

VENTILAZIONE LATERALE: assente nella parte anteriore, ma è possibile installare due ventole nella parte posteriore accanto alle gabbie per HDD, per la loro ventilazione o l’installazione di un radiatore da 120 o 240mm.

DESIGN A TORRE ATX: una configurazione del genere è classica, quindi vengono bilanciate le performance del sistema verso la CPU, diminuendo però quelle della VGA in quanto il calore generato da quest’ultima, salendo per convezione, ristagna sul PCB della scheda grafica, surriscaldandolo leggermente. In configurazioni MultiGPU inoltre avremmo un deciso aumento di temperature della prima scheda grafica, posizionata in prossimità del dissipatore della CPU. Per questa ragione è consigliabile un orientamento Silverstone simile a quello delle soluzioni Raven, Fortress 02 o Temjin TJ11, che di fatto annulla questo problema e lo risolve alla radice. Con questo orientamento c’è un parziale isolamento termico dell’alimentatore, e generalmente una buona aerazione degli hard disk, in quanto di solito è presente una, o più, ventola nella parte frontale in immissione. Nel caso di dissipatori passivi, o configurazioni totalmente passive, lo standard ATX è difficilmente consigliabile, a meno che non si adottino soluzioni particolari e molto complesse.

 

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