Dopo pochi secondi di utilizzo, ci si accorge subito che il monitor USB non è del tutto comparabile con i classici display a cui siamo abituati. Si nota anche una piccola incertezza sull’apertura e chiusura ad icona delle cartelle o file, con animazione Aero di Windows 7.

Impostando l’AOC e2251Fwu come monitor primario, abbiamo provato ad avviare dei videogame per testarne le qualità multimediali. Il monitor si è dimostrato del tutto inadatto ad applicazioni 3D e, pur mantenendo un frame rate generoso, l’impressione è quella di avere FPS insufficienti per mantenere accettabile la giocabilità. Il software DisplayLink si appoggia alla CPU per le operazioni che vengono svolte sul monitor AOC e di conseguenza, la percentuale di utilizzo aumenta e la nostra CPU AMD Phenom II X6 1090T ha manifestato un incrementato d’uso di circa il 10% con un videogame avviato.

 

 

Durante la visione di un film a 720p l’incremento percentuale di utilizzo della CPU è ancora intorno al 10%, ma la visione rimane ottimale. Situazione analoga per un video in 1080p presente su YouTube. Applicazioni di questo tipo richiedono quindi la presenza di una CPU capace di sopperire all’aumento di lavoro, cosa che un processore di fascia bassa, o presente in dispositivi mobile, non è sempre in grado di compiere.

Non bisogna inoltre trascurare che la trasmissione dati via USB è sensibilmente inferiore a quelle video. Con lo standard 2.0 il bit rate è di 480 Mbit/s, mentre ad esempio la porta DVI SL ha una banda di 3,96 Gbit/s. L’esperienza d’utilizzo dovrebbe essere ottimale con il passaggio all’interfaccia USB 3.0 che offre una velocità di trasferimento di 4,8 Gbit/s. Purtroppo i monitor AOC non supportano ancora questo standard.

Utilizzando il monitor con applicazioni da ufficio, l’AOC si comporta egregiamente ed il carico supplementare per la CPU è esiguo.