Passando al drive in sé vediamo come il PCB, a differenza dell’adattatore PCI-E HHHL, sia di colore tendente al verde scuro, e quindi in parte stoni. Ma, tralasciando l’aspetto estetico che nel complesso è comunque valido, osserviamo la presenza di un adesivo frontale posto sul controller e componenti del drive con il nome del modello, brand ed altre informazioni.
Nel retro del PCB troviamo un altro adesivo con altre informazioni.
Rimuovendo delicatamente l’adesivo possiamo scoprire tutti i componenti del Toshiba OCZ RD400. Esso è composto da un chip DRAM Cache, il Controller e due chip di memoria NAND MLC.
Partiamo ora dal chip DRAM Cache Samsung LP-DDR3, siglato K4E4E324EE-EGCE 4Gb DRAM (512MB) che si occuperà dell’ottimizzazione e velocizzazione dei dati del controller Toshiba.
Passiamo al controller proprietario Toshiba siglato TC58NCP070GSB. Essendo un controller di recente introduzione non si conoscono ulteriori dettagli se non che è un controller a 4 canali PCIe NVMe.
Infine troviamo le memorie NAND MLC a 15nm sempre di produzione Toshiba che andranno ad affiancare il controller stesso. Siglate TH58TFT1JFLBAEG. Memorie di tipologia 3D V-NAND Flash a 32 layer. Garantiscono un valore di TBW di circa e ben 296TB.
Prima di procedere alla fase di test analizziamo anche il software SSD Utility.