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Yahoo: ancora no alla Microsoft

In un ormai infinito rincorrersi fra proposte e rifiuti continua la storia "Microsoft vs. Yahoo". Il penultimo capitolo ci ha raccontato delle pressioni esercitate dal miliardario Carl Icahn su Yahoo affinché venissero accettate le proposte del big di Redmond, compreso un cambio ai vertici.
Alcune voci di corridoio avevano poi presagito, per l´ultimo capitolo della vicenda, le dimissioni di Jerry Yang, CEO di Yahoo. E invece Yahoo ha rifiutato nuovamente la proposta.

 

Questa volta non conosciamo con precisione i termini della nuova offerta ma sappiamo che la sezione di Yahoo legata al motore di ricerca sarebbe andata a Microsoft per un valore non inferiore ai 9 miliardi di dollari, e Carl Icahn avrebbe avuto un posto di rilievo nel consiglio di amministrazione.
Yang, al quale sono state date solo 24 ore per decidere, ha liquidato la proposta con un "assurdo" ed ha affermato che anche lo stralcio di accordo attuale con Google è meno rischioso della nuova offerta Microsoft - Icahn; a questo punto sarebbe meglio una vendita compolessiva a Microsoft per un valore di almeno 47,5 miliardi di dollari (33 dollari per azione).
Ma a Yang non rimane molto tempo per tentare di trovare la migliore soluzione possibile sia per sé stesso che per Yahoo in quanto il primo Agosto ci sarà l´assemblea degli azionisti nella quale Carl Icahn potrebbe portare la dirigenza dalla sua parte. Insomma, quello attuale è l´ultimo capitolo solo in termini temporali ma la vicenda non si chiude di certo qui.
Se fosse Google a scrivere l´epilogo, Yahoo resterenne indipendente in quanto Eric Schmidt, CEO del motore di ricerca numero uno al mondo, crede che tale situazione sarebbe la migliore per tutti.

- Jacopo -

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