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Norman:più malware che software autentico

Norman ha riscontrato un sostanziale aumento di malware sviluppato ad hoc per usare in modo illegale i PC e sfruttarli per crimini finanziari. Dietro questi software si nascondono vere e proprie organizzazioni criminali che hanno l’unico scopo di guadagnare soldi a scapito di altri.

Non sono solo gli utenti privati ed individuali ad essere esposti a questi rischi, ma anche aziende ed intere organizzazioni. Basta infatti che una sola persona sia stata in viaggio col PC portatile dell’azienda per averlo potenzialmente infettato, oppure l’abbia lasciato usare a casa dai figli per giocherellare con MSN. Non ci sono limiti ai modi in cui si può essere infettati.
Numerose segnalazioni riguardanti nuovi casi di codici maligni stanno aumentando l’esigenza di soluzioni che battano sul tempo questo tipo di minacce. Ciò che serve realmente sono soluzioni proattive che analizzino e blocchino le minacce in ambienti virtuali prima che abbiano la possibilità di creare veri e propri disastri. Ora ce ne sono diverse disponibili sul mercato, inclusa ovviamente la tecnologia unica e proprietaria Norman Sandbox.

'Nel 2007 sono stati creati e distribuiti più malware che in tutti gli anni precedenti messi insieme.
E il 2008 si candida ad essere l’anno in cui il codice maligno prodotto supera il software autentico” afferma Walter Brambilla, Country Manager Norman Italia.

I falsi programmi antivirus sono solo un esempio di codice maligno in grado di produrre grossi danni, e si stanno diffondendo sempre più. Ci sono siti Internet che propongono software gratuiti per la scansione antivirus del PC. Una volta scaricati ed installati, ‘identificano’ potenziali pericoli e chiedono soldi per poter continuare a funzionare e quindi eliminarli. Molti cadono nel tranello e pagano, convinti così di proteggersi, ma scoprono solo troppo tardi che il problema non viene affatto risolto e che il programma non ha altro scopo che infettare il computer e chiedere soldi per falsi rimedi.
Questi programmi fasulli possono anche esporre il PC ad attacchi dall’esterno, o consentire che venga usato come una pedina in un attacco via rete di ben altre dimensioni, senza che il proprietario ne sia minimamente consapevole. Questo modo di ingannare utenti privati e business sta diventando sempre più massiccio e subdolo. Norman stessa sta rilevando un aumento considerevole di incidenti imputabili ad attacchi di questo tipo.
“Solo ora la gente inizia a comprendere quanto sia importante proteggere il proprio PC, e il nostro consiglio è quello di far riferimento a fornitori affidabili. Altrimenti il rischio è quello di cadere dalla padella alla brace” – continua Brambilla.

5 suggerimenti per evitare di essere infettati
Norman consiglia di seguire questi cinque semplici accorgimenti per prevenire possibili infezioni da parte di codici maligni:

1. Aggiornate sempre il vostro PC in modo che sia il sistema operativo che le applicazioni siano costantemente allineati con gli ultimi aggiornamenti rilasciati. Controllate con regolarità se sul sito dei fornitori software sono disponibili nuovi aggiornamenti.

2. Per programmi come MSN o client di posta, cambiate periodicamente la vostra password.

3. Assicuratevi che il software che state utilizzando o che volete installare sia sicuro. Evitate di usare programmi provenienti da produttori dubbi o addirittura sconosciuti. Microsoft ora certifica tutti i programmi; procedete quindi con cautela e diffidate se durante l’installazione il produttore del software viene indicato come sconosciuto.
4. Prestate attenzione a tutto quanto scaricate e ricevete via Internet. Non scaricate niente che non consociate e siate scettici soprattutto verso i siti invitanti che propongono software gratuito. Se qualcosa sembra troppo bella per essere vera, forse e proprio così.

5. State attenti quando condividete file su reti Peer-to-Peer (P2P). Il software o altro che scaricate da reti di PC che mettono a disposizione file condivisi può tramutarsi velocemente in qualcosa che non vorreste mai installare sul vostro PC. Ricordate sempre che far parte di reti di PC per la condivisione di file significa aprire il proprio sistema e consentire l’accesso a chiunque sulla rete.

- Jacopo P. -

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