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[PHISHINGWARE] Scarica DVD Shrink e muori

Il celeberrimo software usato per la copia dei DVD non viene portato avanti dai suoi sviluppatori e qualcuno ne approfitta per pubblicizzare su Google una nuova versione. Ma è un fake che rastrella dati di carte di credito


DVD Shrink è un famosissimo software che consente di copiare i DVD, ma ora è sinonimo di phishing: qualcuno sta utilizzando quel famoso nome per rastrellare dati personali e di carte di credito, e lo fa pubblicizzandosi su Google.


Se si cerca DVD Shrink sul celebre motore di ricerca si ottiene una pagina il cui primo risultato è un collegamento sponsorizzato pubblicato in evidenza, il link ad un sito che invita al download di DVD Shrink 2007. No, non è la nuova release del software attesa da anni dai suoi molti estimatori, è l'ultima versione nota di DVD Shrink ribattezzata per l'occasione, per attrarre sul sito potenziali "clienti".


Il sito originale di DVD Shrink non è DownloadsGlobe, quello pubblicizzato su Google, ma DVDShrink.org dove, non a caso, i gestori hanno pubblicato uno Scam alert!, un avviso di quanto sta avvenendo:


"Ci hanno detto che alcuni siti/domini iniziano a vendere/chiedere donazioni per DVD Shrink. Arrivano a rinominare l'ultima versione ufficiale (3.2.0.15) con altri nomi, come DVDShrink2007. Ma DVD Shrink è un tool gratuito per appassionati di DVD. Fin qui DVD Shrink non ha mai chiesto denaro sotto nessuna forma, neppure come donazione di nessun genere!

Se hai pagato per DVD Shrink, le cattive notizie sono che sei stato gabbato!"



Già, perché il sito promosso via Google non si limita a "inventarsi" una nuova edizione di DVD Shrink che non esiste, ma la vende pure, spacciandola per un'operazione gestita dagli autori di DVD Shrink. Cliccando su "download" si viene infatti catapultati in una "procedura di iscrizione" che prevede la cessione passo passo di tutti i propri dati. L'idea di chi ha predisposto il sito è quella di presentare il conto solo alla fine, spingendo gli utenti ad inserire anche informazioni sulle proprie carte di credito. Cedere dati in una situazione di questo tipo, evidentemente, si presta a possibili abusi che vanno ben oltre la rivendita non autorizzata di un software che i suoi autori diffondono gratuitamente.


Fonte: Punto Informatico

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Valerio

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