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FBI, gli utenti sprovveduti abbondano

Washington - Nel suo rapporto annuale sul cybercrime, la task force dedicata dell'FBI evidenzia come il grosso delle truffe e delle frodi che colpiscono gli utenti Internet sono legate a proposte commerciali fasulle, bufale stranote o improbabili ricatti condotti via email.

Nel rapporto, disponibile qui in PDF, l'FBI snocciola alcuni dati: coloro che hanno formalizzato esposti e denunce contro truffe online hanno perduto nel complesso, nel corso del 2006, 198,4 milioni di dollari, una cifra ineguagliata negli anni precedenti.

Come è potuto accadere? Si può facilmente notare come sia l'ignoranza della rete e del modo in cui viene tipicamente sfruttata dai truffatori a far cadere nella trappola molti utenti americani, più di 200mila persone.

Il 45 per cento delle truffe è legato a aste online nelle quali viene promessa la spedizione di un bene che poi non viene spedito, o che viene sostituito con un bene del tutto diverso. Ma sarebbero pure moltissimi gli utenti che sono caduti vittima di estorsioni online, un tipo di attacco in cui il mittente si spaccia per killer professionista che solo dietro pagamento sarà disponibile a non portare a termine l'omicidio del destinatario. Una truffa nota, della quale la stessa FBI ha parlato pubblicamente da tempo appellandosi agli utenti affinché non rispondano a messaggi di questo tenore.

E può sorprendere in questo contesto che continuino a far danni le cosiddette truffe nigeriane, stranote e diffuse da decenni anche al di fuori della rete, in cui il mittente chiede l'aiuto del destinatario per trasferire grandi somme di denaro. Quest'ultimo, nella convinzione di ottenere una parte di quel denaro, si presta al gioco, spendendo a sua volta per dare una mano, di fatto consegnando soldi ai truffatori di cui non sentirà più parlare.

L'FBI invita gli utenti a studiarsi le proprie linee guida pensate per mettere in guardia contro questo genere di frodi ed altre ancora. Vista la diffusione e pervasività della rete, però, c'è da chiedersi se non sia il caso che le autorità, e non solo quelle americane, anziché promuovere solamente un link, intraprendano una campagna di informazione su larga scala. Ci sono 198,4 milioni di ragioni per sperarlo.

 

Fonte: Punto-Informatico 

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