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WiMax, le licenze non costeranno quanto quelle UMTS

Roma - Se l'introduzione della tecnologia WiMax in Italia dovesse subire ulteriori ritardi rispetto ai recenti annunci, sarebbe comprensibile il levarsi di nuove roventi polemiche. Ma il Governo, ribadisce il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, "sta procedendo abbastanza velocemente e entro l'estate sarà pronto il bando di gara".

L'ennesima, confortante conferma, giunge in occasione di un convegno organizzato da Confcommercio e intitolato "Proposte per connettersi allo sviluppo", dedicato all'Information Technology e al digital divide. "Dopo due anni e mezzo di ping-pong con il ministero della Difesa (...) in questi giorni stiamo perfezionando gli ultimi aspetti tecnici; non è stato facile e per questo devo ringraziare il ministro Parisi".

È stato infatti indispensabile il raggiungimento dell'intesa fra Comunicazioni e Difesa per far ingranare una nuova marcia all'iter che porterà all'introduzione del WiMax nella Penisola. "Appena finita la consultazione per la messa a punto delle linee guida per la gara con l'Authority delle Comunicazioni, che avverrà in poche settimane - ha aggiunto Gentiloni - saremo pronti, entro l'estate, per emettere il bando di gara".

"Non sarà come l'UMTS" ha puntualizzato il Ministro, facendo riferimento ai valori astronomici raggiunti a suo tempo dal costo delle licenze per i network 3G. Le proporzioni, per il WiMax, saranno ridimensionate: "Tra i 50 e i 100 milioni di euro" ha dichiarato Gentiloni, precisando che l'obiettivo ultimo delle gare sarà la riduzione del digital divide. Secondo uno studio commissionato da Confcommercio, "elementi culturali, ma anche dimensionali e territoriali, disegnano un'Italia digitale a macchia di leopardo, una distribuzione non omogenea che rappresenta la principale causa di disparità tra piccole e grandi imprese".

 

Fonte: PuntoInformatico  

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