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MSI Z68MA-ED55, micro-atx per Sandy Bridge ma senza rinunciare alle prestazioni - Packaging e primo contatto

Indice articoli


 

Packaging e primo contatto

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La confezione si presenta ricca di loghi e sigle che ci fanno presagire l’alto contenuto tecnologico del prodotto. Ben visibile al centro le caratteristiche di qualità dei componenti di derivazione militare.

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Sul retro il dettaglio delle feature e tecnologie che abbiamo analizzato nella sezione precedente.

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Proseguendo nell’Unpacking, la dotazione è ridotta all’essenziale. Il manuale è dettagliato e viene fornita anche una guida utente, troviamo poi il classico CD del software/drivers, 2 cavi SATA, la mascherina, un adattatore per l’alimentazione molex-to-sata, degli inserti per facilitare il collegamento dei cavi provenienti dal frontalino del case e interessante (in basso a destra) 4 prolunghe per l’inserimento dei puntali di un Multimetro, per la misurazione delle tensioni.

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Il layout quadrato, benché di dimensioni contenute (245mm di lato), è molto ordinato, risultato di uno studio attento e razionale in fase di progettazione.

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Il retro della scheda è pulito, si notano la staffa di ritenzione del socket nonché le 6 viti di tenuta dei 3 dissipatori.

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In foto l’etichetta con i dati identificativi del prodotto.

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Sono presenti i 4 slot PCI-Express 2.0 di cui i 2 blu x16 per l’installazione di schede video, mentre in nero gli slot x1 con singolo link PCI-Express. Facciamo notare che soltanto uno dei due slot potrà funzionare a piena banda (x16) mentre l’altro sarà limitato a solo quattro link elettrici (x4). Ciò potrebbe limitare le prestazioni di una configurazione CrossfireX di schede video di fascia alta, mentre lo Sli non è proprio supportato.

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La zona socket è contornata dai due dissipatori che vanno a raffreddare i chip di alimentazione. Notate le sigle Military Class II ed OC Genie II, peculiarità delle motherboard MSI di fascia.

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Altro particolare, il connettore di soli 4 Pin a supporto dell’alimentazione della zona socket, contro i soliti 8 pin, che possiamo trovare su molte schede madri. Ciò ovviamente non compromette a priori le capacità di overclock di una CPU Sandy Bridge per uso giornaliero. Verificheremo in fase di test la stabilità delle tensioni e le capacità di overclock della Z68MA-ED55.

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Analizziamone ora il pannello I/O posteriore. Partendo da sinistra troviamo il primo blocco con un attacco PS2 misto per mouse/tastiera e sotto due porte USB 2.0. Poi abbiamo una porta Fireware 400 ed altre due porte USB 2.0. Ancora a destra abbiamo l’attacco SPDIF ottico e subito sotto la porta HDMI. Proseguendo nell’ordine troviamo una porta LAN RJ45 in standard Gigabit Ethernet e due porte USB 3.0 che si distinguono dalle altre per il colore blu. Le USB 3.0 sono gestite dal controller NEC D720200. Continuando abbiamo le due uscite video D-Sub (VGA) e DVI ed infine i 6 attacchi per l’audio a 8 canali. Come vedete per essere completa la dotazione di porte, alla Z68MA-ED55 mancherebbe solo la porta e-SATA ed il tasto Clear CMOS. Considerando che questa motherboard è orientata per sistemi Home Theater, da questo punto di vista la dotazione di porte è completa.

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Particolari dei chip presenti sulla motherboard in special modo il PS8101 a supporto dell’adattamento dei segnali HDMI e DVI, il VIA VT6315N che controlla la porta Fireware 1394 ed il chip Realtek ALC892 dedicato al flusso audio.

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Girando l’angolo e seguendo sempre il contorno della motherboard abbiamo un primo connettore audio per il collegamento degli attacchi audio frontali presenti sullo chassis.

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Proseguiamo con il connettore dedicato all’uscita audio SPDIF (JSP1). Alla sua destra abbiamo il connettore per l’uscita Fireware (J1394_1). Infine il connettore per il collegamento ed il monitoraggio di una ventola (SYSFAN4).

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Eleganti e comodi per chi usa le motherboard su banchetti, i tasti di Reset e di accensione.

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Visto anche su altre motherboard di questo costruttore, abbiamo il connettore dedicato ad un eventuale modulo TPM (Trusted Platform Module JTPM1). A destra troviamo 2 pin (JBAT1), cortocircuitando i quali si azzera la memoria CMOS. Sul JCI1 si collega il cavetto a 2 Pin proveniente dal pulsante per la rilevazione dell’apertura dello chassis. Sul JUSB4 e JUSB3 si collegano i cavi provenienti dalle varie porte USB 2.0 presenti all’esterno del case.

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Continuiamo a percorrere il perimetro della motherboard, il JUSB2 sempre dedicato ad altri 2 attacchi USB 2.0, mentre il JUSB1 in rosso è dedicato a 2 porte supplementari USB 3.0 (oltre alle 2 sul pannello posteriore). Il JFP1 ed JFP2 sono dedicati al pannello di comando frontale del case (tasto di accensione, reset, Led attività sistema storage, Led segnale acceso, etc.).

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Sul bordo destro della Z68MA-ED55 troviamo prima di tutto il gruppo di 6 porte SATA, in particolare le 2 bianche dedicate al SATA3 6Gb/s. Le porte sono orientata parallelamente alla superficie della scheda cosa che potrebbe creare qualche problema di installazione in case HTPC piuttosto stretti.

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A seguire il connettore di l’alimentazione ATX a 24 pin per l’alimentazione principale della motherboard. In alto nella foto potete notare il connettore JCOM1 dedicato alla porta seriale RS232. Sulla destra del connettore ATX possiamo notare lo speaker per la rivelazione dei codici di errore in fase di boot. Alla sua destra, serigrafato, notiamo il tasto OC Genie che se abilitato da BIOS permette l’immediato overclock del sistema in maniera automatica attraverso un’iterazione di cicli che hanno lo scopo di trovare la frequenza più stabile. Sopra, a coppie di colori (per identificare il dual channel)  i 4 slot che vanno ad ospitare i banchi di memoria. E’ permesso un quantitativo massimo di 32 GB di RAM (4x8GB).

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In BLU il connettore a 7 fori dove vanno inseriti i cavetti visti in foto per il monitoraggio delle tensioni. Precisamente possono essere rilevate:

  • Vcore della CPU
  • VTT Voltage
  • CPU-GPU Voltage
  • DRAM Voltage
  • PCH Voltage

 

Feature decisamente insolita per una scheda madre non destinata all’overclock estremo. Il particolare del chip Fintek F71889AD dedicato al monitoraggio del sistema.

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Infine dei LED numerati segnalano l’attività delle fasi di alimentazione della CPU che grazie alla tecnologia Active Phase Switching forniscono  energia a secondo del carico elaborativo della CPU stessa.

 

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